Le sale piene e il primo posto tra i film più visti sono il meritato riconoscimento del valore di una band che ha fatto sussultare il mondo. Non sono mancate comunque le critiche, ma non voglio addentrarmi nella loro confutazione, anche perché uscirei dalla tematica di questo blog. Mi limito a dire che, seppure a voler essere cinici ci si possano trovare delle pecche, è un film che vale la pena vedere. Comunica, è esaltante ed emozionante proprio come lo è la musica dei Queen.
Tornando all’argomento del blog, sotto l’aspetto dei lookil film è decisamente molto curato e ben fatto. Alcuni look riproducono con la massima esattezza quelli reali, altri sono creati ex novo ma decisamente verosimili. La somiglianza degli attori con i reali membri della band è in certi casi impressionante… ma di tutto questo parlerò approfonditamente e con dovizia di fotografie in un post che preparerò nel più breve tempo possibile.
Nel frattempo, potete documentarvi sui Queencon gli altri post che ho dedicato loro finora:
Ci siamo. Il film sulla vita di Freddie Mercury è stato una leggenda per anni. Il progetto ha faticato a decollare ed è stato molte volte sul punto di essere abbandonato, e invece alla fine si è concretizzato. Le foto del set che circolano da mesi sul web sembrano promettere molto bene…e domani sera si potrà finalmente scoprire il vero risultato del lungo lavoro.
L’anteprima sarà proiettata domani sera, 23 ottobre 2018, nelle sale Uci Cinemas, in collegamento diretto con l’evento che si svolgerà alla SSE Wembley Arena di Londra – dalle 20.30 si potrà assistere al red carpet, in cui sfileranno, oltre all’intero cast, Brian May e Roger Taylor, e successivamente verrà proiettato il film.
Il film tornerà poi nelle sale italiane a partire dal 29 novembre.
Purtroppo temo che domani sera non riuscirò ad assistere all’evento, per cui potrò realizzare un post approfondito sul film soltanto a fine novembre… nel quale analizzerò i lookdei personaggi e il modo in cui l’aspetto dei veri Queenè stato trasposto nel film.
Per ora posso dire che le foto del film sono veramente impressionanti…i personaggi più somiglianti mi sembrano quelli di Brian May e soprattutto di John Deacon… anche se la riuscita del film sarà dovuta all’interpretazione più che la mera somiglianza fisica… ma per commentare questo aspetto devo attendere di vederlo. Rami Malek mi sembra molto ben calato nel ruolo e quindi sì, posso dire che mi attendo grandi cose e non sto nella pelle dalla voglia di vedere questo film!!!!
Rami Malek e Gwylim Lee interpretano Freddie Mercury e Brian May- epoca 1982 c. Photo: 20th Century Fox
Natale Queeniano a Carnaby Street
Notizia collegata alla precedente: anche se sinceramente mi sembra un pochino presto, ieri sera (21 ottobre!) sono state inaugurate le luminarie natalizie di Carnaby Street a Londra…dedicate ai Queene al film Bohemian Rhapsody!Brian May e Roger Taylor hanno acceso le luci e il cast del film ha presenziato all’inaugurazione.
Quindi, se per caso nei prossimi mesi avete intenzione di partire per Londra, vi consiglio di non perdervi questo spettacolo!!
Alcune foto dall’inaugurazione di ieri sera:
Illuminazioni di Natale dedicate ai Queen a Carnaby Stree
Illuminazioni di Natale dedicate ai Queen a Carnaby Street. @David Perry/PA Wire
Brian May, Roger Taylor e il cast di Bohemian Rhapsody
Brian May, Roger Taylor e il cast di Bohemian Rhapsody
Illuminazioni di Natale dedicate ai Queen a Carnaby Street
Leggermente diversa la scaletta e l’esecuzione delle canzoni, sotto la veste visiva lo show si è presentato completamente rinnovato, con palco e luci totalmente diverse e nuovi costumi. Oltre che il suo ormai indiscutibile talento canoro, Adam Lambertha confermato la sua presenza scenica, grazie anche al suo sfolgorante stile glamrock, il cui accessorio più vistoso rimangono gli occhi di un azzurro abbagliante (non mi è ancora chiaro se indossa lenti a contatto).
Per l’apertura del concerto, il cantante si è presentato con un paio di giganteschi occhialoni neri squadrati; nel finale invece ha sostituito il sobrio completo leopardato del tour precedente con uno altrettanto sobrio color argento (del resto nessuno si aspetta sobrietà da un concerto dei Queen), riproponendo la scelta, che ha suscitato polemiche tra i più accaniti fans di Freddie Mercury, di indossare una corona sulla testa.
Qui si tocca un punto evidentemente nevralgico dell’importanza del look: la possibilità che un dettaglio del costume di scena possa essere visto addirittura come un oltraggio. Io, come ho già avuto modo di affermare, difendo strenuamente Adam anche da questo punto di vista. Come nel modo di cantare, anche in quello di vestire, è evidente che la sua volontà è quella di ispirarsi a Freddie Mercury e di omaggiarlo, senza imitazioni né storpiamenti. Un’impresa al limite dell’impossibile, dove più che mai la differenza la fanno soltanto i dettagli. E, in fondo, questo è proprio il motivo per cui ritengo Lambert una scelta giustissima da parte dei Queen per cantare le canzoni di Freddie.
Ma, tornando a noi, il pezzo forte del guardaroba di Adam stavolta è costituito dal completo di Dolce & Gabbana indossato per l’esecuzione di Killer Queen, Don’t Stop Me Now e Bicycle Race:
Un completo fucsia, con applicazioni multicolore, abbinato ad altissime scarpe con tacco rosso scintillante e guanti senza dita anch’essi rossi e scintillanti. A precisare che si tratta di una creazione italiana è lo stesso Adam, durante una piccola chiacchierata con il pubblico (molto divertente, potete vederla in questo video:)
Brian May e Roger Taylor, che durante l’epoca d’oro non esitavano a indossare i costumi più stravaganti, come nel precedente tour hanno enormemente ridimensionato il loro stile, mantenendo però dei dettagli che richiamano i costumi usati negli anni ’70 e ’80 [vedi MIGLIORI LOOK ANNI SETTANTA E OTTANTA: I QUEEN LIVE]. In particolare, Brian continua a prediligere le giacche lunghe, dalle fogge quasi settecentesche, e anche questa volta per il finale indossa una maglia dorata dalle maniche ampissime, che richiama quelle che usava sul palco negli anni ’70. A fine concerto invece, Brian omaggia l’album News of theWorld, che quest’anno celebra i suoi 40 anni, con una simpatica maglia con Frank, il temibile robot gigante che compariva sulla copertina dell’album e che è stato scelto come protagonista della scenografia dell’attuale questo tour (ma non prima di essere stato debitamente addomesticato e reso innocuo).
Non resta che vedere la gallery con i Migliori Look (in questo caso: tutti!) del concerto di Bologna (foto prese qua e là dal web: per qualsiasi segnalazione, contattatemi):
[musicattitude.it]
Look rock ben diverso da quello di Freddie Mercury, ma allo stesso tempo perfettamente in linea con “l’estetica Queeniana”. Figo!! [@Rock Live Shot]
Freddie Mercury aveva paura di risultare ridicolo se si fosse presentato sul palco a settant’anni…ma Brian e Roger sono stupendi, e sicuro lo sarebbe stato anche lui!!! [@ Mathias Marchioni PHOTO via @Queen Forever Blog]
[musicattitude.it]
[@Rock Live Shot]
[musicattitude.it]
Uno sguardo più d’insieme al palco e alle luci [Mathias Marchioni PHOTO via @Queen Forever Blog]
Inizio col botto: dal punto di vista canoro, con un breve momento di We Will Rock You, seguita da una esaltante Hammer to Fall. Dal punto di vista visivo: total black per tutti i musicisti.[musicattitude.it]
Killer Queen. Lambert canta dalla sommità della testa del robot Frank. [Lorenzo Paulon, via @Queen Forever Blog]
[@Rock Live Shot]
[@Rock Live Shot]
Mentre per Bicycle Race si fa un giretto in bicicletta [patrizia.lilla via @Queen Forever Blog ]
Pelle nera per il momento più aggressive del concerto, con I Want it All [@Rock Live Shot]
[@Rock Live Shot]
[Lorenzo Paulon via @Queen Forever Blog]
[@Rock Live Shot]
[@Rock Live Shot]
[@Rock Live Shot]
[@Rock Live Shot]
[@Rock Live Shot]
[@Rock Live Shot]
[Angelica Mercaldo via @Queen Forever Blog]
[Angelica Mercaldo via @Queen Forever Blog]
[Angelica Mercaldo via @Queen Forever Blog]
Under Pressure e Want to Break Free [@Rock Live Shot]
Brian May sospeso dalla gigantesca manona di Franl in mezzo ad un cielo stellato, per il suo assolo di chitarra. Non si vede com’è vestito, ma l’effetto visivo era sorprendente (ricordo che Brian May è anche un astronomo) [@Rock Live Shot]
Radio Ga ga: dalla pelle nera si passa al rosso. [@Rock Live Shot]
Ed ecco ricomparire la mitica maglia dorata con le maniche ad ali per Bohemian Rhapsody!!! [Monia Fila via @Queen Forever Blog]
[Angelica Mercaldo via @Queen Forever Blog]
[@Rock Live Shot]
[Angelica Mercaldo via @Queen Forever Blog]
[Angelica Mercaldo via @Queen Forever Blog]
[Angelica Mercaldo via @Queen Forever Blog]
..e questo è il momento in cui ho pensato: cazzarola, è già finito!!! [Ciro de Fazio via @Queen Forever Blog]
[@Rock Live Shot]
[@Rock Live Shot]
Brian e Roger si prendono i saluti finali [Monia Fila via @Queen Forever Blog]
Saluti finali!!! Tutti bellissimi. [Monia Fila via @Queen Forever Blog]
Con questo Tweet Lambert ha rigraziato il pubblico di Bologna.
In tutta Italia, sono ore di attesa per migliaia di fans che stanno aspettando solo il concerto dei Queen + Adam Lambert a Milano, che, se tutto va bene (è stato appena annunciato che la data di stasera a Bruxelles sarà cancellata per una bronchite diagnosticata proprio a Lambert) dovrà tenersi martedì al Mediolanum Forum di Assago. Colgo l’occasione per presentarvi una nostalgica panoramica sui migliori look esibiti dal gruppo in concerto. E intendo il gruppo nella sua formazione originale, ovvero comprendente non solo Freddie Mercury ma anche il ben più riservato John Deacon.
E’ risaputo che fin dagli inizi della loro carriera i Queensi sono fatti notare per la volontà dichiarata di conferire alle loro esibizioni una maggiore qualità estetica e un maggiore carattere teatrale rispetto a quelle dei gruppi allora in auge. Tuttavia questo loro intento non deve essere frainteso, perchè nei loro concerti la spettacolarità di costumi e scenografia non ha mai e poi mai sopravanzato la qualità musicale, mantenendo invece un appropriato equilibrio tra musica ed estetica, quest’ultima qualità sempre a fare da supporto alla prima. Precisazione che faccio solo perchè non si imputi a loro il fatto di aver avviato una tendenza alla spettacolarità visiva a sfavore della qualità musicale nei concerti.
Per ammissione degli stessi membri del gruppo, il look di tutti durante i concerti era dettato dalle scelte di Freddie, mentre tutti gli altri si adeguavano. Rimandando ad altri post futuri per ulteriori approfondimenti, possiamo riassumere l’abbigliamento concertistico dei Queen nelle seguenti fasi:
1970-1977: fase “glam rock” – etichetta che non amo, ma aiuta a definire il look condito di tutine attillate, zeppe e capelli lunghi che contraddistingue questi primi anni di carriera dei Queen. Da subito, il gruppo sceglie di puntare programmaticamente sul bianco e nero, che resteranno i colori prediletti per i loro costumi di scena, anche se col tempo introdurranno altri colori. Nei primissimi anni tutta la band si presenta con tutine dai pantaloni a zampa e stivaloni con zeppa. Successivamente, Freddie inventa le famose tute con ampia scollatura sul davanti, fatte realizzare sulla base di una sua propria idea. Le prime sono semplicemente bianche o nere, con qualche applicazione di pallettes, mentre più avanti si manifestano le versioni a strisce, sempre bianche e nere, e infine quelle a rombi, sia bianchi e neri che colorati. Con queste tute, Freddie indossa sempre scarpette da balletto classico, con cui afferma di poter liberamente saltare su e giù per il palco. Per quanto riguarda gli altri, Brian May si fa notare al colossale concerto di Hyde Park nel 1976 con un vestito dalle maniche amplissime e plissettate, oltre che per i suo foltissimi capelli neri e ricci: marchio di fabbrica che non lo abbandonerà mai (sebbene ora siano diventati ricci e bianchi!).
1978-80: è una fase un pò di passaggio. Tutti (a parte Brian!) si tagliano i capelli, Freddie adotta uno stile da “macho” con abiti in pelle nera o rossa, mentre gli altri optarono per abiti più sobri, a volte semplici t-shirt stampate. A partire dal 1980, compaiono anche i famosissimi baffi di Freddie.
1980-84: Due sono i tour intrapresi in questo periodo, L’Hot Space Tour e il The Works Tour. Per l’Hot Space Tour, l’abbigliamento di Freddie prevede vestiti bianchi con frecce nere o rosse disegnate. Per il The Works tour invece, resuscitano le tutine: sempre bianche, con motivi zigzaganti rossi o neri. Inoltre, Freddie indossare le Adidas bianche con strisce nere.
1985: I Queen non fanno tour, ma si esibiscono con enorme successo al Live Aid. In quest’occasione, Freddie sfoggia un look veramente speciale perchè è passato alla storia pur senza avere niente di particolare, tranne un braccialetto di borchie sul bicipite.
Il Live Aidfu un grandissimo concerto di beneficenza a cui parteciparono moltissimi grandi artisti, ciascuno portando un’esibizione di 20 minuti. L’esibizione dei Queen avvenne di pomeriggio, in un orario in cui molti altri artisti rifiutarono di esibirsi, ritenendo che non ci sarebbe stata grande visibilità. I Queen invece accettarono, e furono i più acclamati di tutti. Si narra che fino a poco prima della sua esibizione Freddie stesse guardando il concerto comodamente dal divano di casa, e che sia salito sul palco direttamente con i vestiti che aveva indosso!
1986: L’ultimo, trionfale, tour dei Queen si caratterizza soprattutto per le giacche con le fibbie di Freddie, in versione gialla (la più famosa) oppure bianca e rossa, abbinate a pantaloni bianchi con strisce rosse. Inoltre, il frontman inizia a comparire nel finale del concerto con indosso un mantello da sovrano e una corona, in quella che da ironica illusione al nome del gruppo è diventata un’immagine iconica.
Purtroppo, il Magic Tour fu anche l’ultimo dei Queen con Freddie Mercury. Il resto, è un’altra storia.
Una particolare versione di tuta bianca, senza scollatura e con ampie “ali” plissettate fu commissionata dai Queen alla stilista Zandra Rhodes nel 1974
Freddie Mercury live, 1977
Freddie Mercury live, 1977
Freddie Mercury live, 1977
Freddie Mercury, Live Aid, 1985
Freddie Mercury con l’iconica giacca gialla, Wembley, 1986
Freddie Mercury con mantello e corona reale. Wembley, 1986
QUEEN ROCK MONTREAL:
un atteso evento per i fan dei Queen è stata la proiezione nei cinema del concerto tenutosi a Montreal nel 1981, in Italia solo il 16, 17 e 18 marzo. Dopo Hungarian Rhapsody, un’occasione unica di rivedere il gruppo al completo sul palco, se non dal vivo almeno con la massima qualità possibile. A parte restare estasiata dalla qualità e dalla potenza della musica, inutile dire che ho molto apprezzato i look di tutti e 4 i musicisti! Sebbene il concerto appartenga al periodo probabilmente più sobrio dei Queen per quanto riguarda i costumi, che non sono particolarmente appariscenti ed estrosi, ognuno di loro ha una qualche particolarità che rivela la loro personalità: dagli shorts bianchi attillati di Freddie al total-blue di John Deacon. E allora, eccoli tutti per voi:
Freddie Mercury apre le danze con giacca di pelle, pantaloni bianchi attillati e una t-shirt con in logo di superman!
Dopo le prime canzoni, passa a togliere la giacca…
…poi a togliere la maglietta per rimanere a petto nudo…
Intanto Brian May si propone in bianco e nero, con un gilet nero con dei motivi a ragnatela bianchi, e John si mostra in tutto il suo splendore con t-shirt e pantaloni attillatissimi in un vivace color turchese!
di Roger Taylor invece si può dire che la batteria faccia parte del suo look! in questo caso, una delle più belle che abbia avuto: color argento, con la sua faccia dipinta sulla grancassa
durante l’assolo ai timpani invece lo vediamo in tutto il suo splendore… vestito semplicemente di nero, con un pazzoletto bianco al collo
Per Bohemian Rhapsody Brian ama sfoggiare vestiti più scenografici, in questo caso un bellissimo kimono
Infine Freddie si toglie…praticamente tutto! per rimanere con degli shorts bianchi che lasciano, come si dice, molto poco all’immaginazione! Ma bisogna dire che il suo fisico poteva permetterselo. Il look è completato da un cappellino da baseball e un fazzoletto rosso al collo.
Look minimal, ma d’effetto.
APPROFONDIMENTI:
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Rivivi il concerto di Montreal: in questa versione è inclusa anche la leggendaria performance del Live Aid:
Per approfondire la storia dei Queen, fondamentale è invece la biografia ufficiale redatta da Jacky Gunn e Jim Jenkins:
“Nella mia vita ho brillato solo di luce riflessa, ma quale fortuna essere stato illuminato…e da che luce!”(P. Hince)
Un altro bellissimo libro che mi sento di consigliare è Queen Unseen, più incentrato sulla vita in concerto dei Queen, parziale rispetto alla biografia ufficiale, ma più intimo e ricco di retroscena, perché scritto da uno dei loro roadie, Peter Hince: