MIGLIORI LOOK DEGLI ANNI SESSANTA: LO STILE MOD


Il termine “mod” è l’abbreviazione di “modernism”, e indica una subcultura giovanile sviluppatasi a Londra nei tardi anni Cinquanta, che raggiunse però la massima diffusione negli anni Sessanta. I giovani che si ritenevano Mod ascoltavano musica di un certo tipo (soul, ska, beat, rhythm and blues), e si caratterizzavano per il look molto curato. Inoltre amavano girare con scooter italiani (Vespe e Lambrette).
Il look mod maschile era molto sofisticato e comprendeva abiti di sartoria, cravatte sottili, maglioncini di lana, Chelsea boots o Beatle boots come calzature. Sebbene i Beatles non si siano mai etichettati come Mod e comunque la loro musica non fosse diffusa nell’ambiente, nei primi anni adottarono uno stile squisitamente Mod nel vestire. Del resto diventò uno stile piuttosto diffuso, e anche il giovane David Bowie nei primi anni di carriera vestiva in questo modo. 

In realtà il più famoso gruppo musicale legato all’ambiente Mod sono stati gli Who. Il logo stesso della band riprende il simbolo del movimento Mod, basato a sua volta su quello della Royal Air Force (un bersaglio stilizzato con i colori della Union Jack).

Per quanto riguarda invece il modo femminile di vestire Mod, molte donne che adottarono questo stile in realtà si vestivano in maniera androgina, imitando il look maschile, con capelli corti, pantaloni da uomo e scarpe basse. Successivamente, grazie a stiliste come Mary Quant e a modelle come Twiggy, si diffuse la minigonna. Tipici della cultura mod sono anche gli abiti a trapezio con fantasie geometriche e optical, in bianco e nero o colori accesi.

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